Un esempio concreto applicato al settore immobiliare, di come la SEO, se attuata in maniera professionale e finalizzata può consentire di ottimizzare la spesa per la pubblicità online.
Qualche tempo fa ho intrapreso entusiasticamente un progetto nel campo della SEO (o meglio dei contenuti ottimizzati per i motori di ricerca) per il mercato immobiliare.
Il cliente era importante, l’obiettivo era vendere appartamenti di nuova costruzione, frutto di una riconversione industriale, nel quartiere residenziale di Barcola a Trieste.
Conosco bene la città, in quanto non solo ci sono nato ma ci ho vissuto (e ci lavoro tuttora) e il quartiere di Barcola è sempre stato uno dei più ambiti della città, verde, tranquillo e adagiato sullo splendido litorale triestino. Il progetto non era all’epoca supportato da un adeguata presenza sul web e ogni promozione era affidata al mezzo tradizionale con scarsi risultati.
Il progetto
La proposta che feci all’epoca al cliente lo ammetto, fu ambiziosa, forse troppo: un sito web, integrato con un blog (interno) fortemente ottimizzato e finalizzato a far emergere il progetto nel web, con contenuti che raccontassero storia, ambizioni e pregi di quello che è forse uno dei più bei quartieri della città di Trieste.
Lo scopo dichiarato era di presidiare le ricerche di chi cercava casa in quella specifica zona, fornendo informazioni utili ed emozionali che avrebbero consentito in pochi mesi di ridurre l’investimento nei portali immobiliari classici (oggi tanto indispensabili quanto dispersivi). Laddove i contenuti ottimizzati non sarebbero arrivati iniziative temporalmente limitate) il sito sarebbe stato supportato da una serie di campagne Google Adwords di breve durata volte a veicolare più rapidamente promozioni e sconti nella vendita.
La strategia si completava con campagne social su Facebook, a basso costo, mirate alla generazione di interesse e traffico verso il sito.
Creato il sito (anch’esso ottimizzato) ho cominciato a stenderne i primi tre contenuti (post) finalizzati a posizionarsi per determinate parole chiave di ricerca.
In seguito, come spesso accade nelle aziende e nei progetti dove a decidere sono in tanti (forse troppi) ciascuno con una propria opinione personale e indiscutibile, il budget è stato tagliato prima ancora che si potesse realizzare compiutamente il progetto proposto.
La cosa davvero interessante è che, ad un anno di distanza, analizzando il sito (ancora attivo benché non più alimentato), si può constatare come l’ottimizzazione dei pochi contenuti presenti funzioni lasciandone intravedere chiaramente tutte le potenzialità.
Come funziona? Verificatelo voi stessi.
Basta digitare nel campo di ricerca di Google le parole: “Abitare a Barcola” o “abitare a Barcola Trieste”.
Come noterete subito il primo risultato che Google vi restituisce è un link sponsorizzato (a pagamento) che punta al sito www.abitarebarcola.it. Il secondo risultato pur puntando al medesimo sito è invece un risultato organico che quindi che non implica costi per click. La cosa non finisce qui, perché anche il terzo risultato nell’ordine è anch’esso organico e conduce ad uno dei tre articoli da me scritti (e ottimizzati) che descrive nello specifico la bontà dello scegliere il quartiere di Barcola come luogo per la propria futura abitazione.
Cosa significa questo?
Che l’annuncio a pagamento, relativamente alle parole “abitare a Barcola”, è al momento irrilevante (ovvero se ne potrebbe fare a meno, con l’ovvio risparmio che ciò comporta) in quanto i risultati organici: ovvero la home del sito e il singolo articolo si posizionano già al primo posto delle ricerche per la parola chiave di riferimento, in questo caso prima ancora del colosso degli annunci, immobiliare.it.
Possiamo quindi affermare che…
Se il sito fosse stato implementato con i giusti contenuti, correttamente ottimizzati, secondo un piano editoriale prestabilito nel tempo, sarebbe stato possibile:
- posizionare durevolmente il sito nelle prime posizioni dei risultati di ricerca senza spendere inutilmente soldi in campagne PPC ridondanti e che che si sovrappongono ai risultati organici;
- differenziare l’offerta da quella generalista e dispersiva dei portali immobiliari fornendo informazioni utili e maggiormente emozionali per i potenziali acquirenti;
- permettere di concentrare (e quindi aumentare) l’ investimento in campagne Pay Per Click su iniziative promozionali di durata necessariamente limitata nel tempo e che per loro natura devono arrivare rapidamente al potenziale acquirente per poter essere efficaci.
- evitare lo speco di soldi in campagne promozionali tradizionali per le quali è difficile se non impossibile misurare un ritorno (ROI)
La SEO, se attuata da professionisti e utilizzata come strumento per generare nuove vendite e nuovi clienti non è né il futuro, né una incerta scommessa come ancora tanti pensano, è un mezzo promozionale ormai consolidato che ogni azienda e professionista dovrebbe considerare se vuole intercettare nuovi clienti e concorrere in un mercato ogni giorno più concorrenziale.
Questa non è la mia opinione, è la realtà dei fatti, oggi.